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Compact Disc (CD) + Digital Album
Cd digipack con booklet a 28 pagine.
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Cassette + Digital Album
La Città del Disordine in cassetta con booklet in formato A4.
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Il booklet del vinile, 16 pagine in formato A4, con immagini del Padiglione Lombroso (sede del Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia), immagini d'epoca del manicomio e le storie dei pazienti che hanno ispirato i brani.
Download card all'interno.
Vincenzo O.
Di Lanciano, 43 anni, celibe, mendicante
Ricoverato al San Lazzaro il 2 settembre 1890
Diagnosi: semimbecillità
Trasferito al manicomio di Aversa l’8 marzo 1891
Vincenzo è un uomo che vive ai margini. Conosciuto nel suo paese come personaggio strambo, e spesso preso in giro dai compaesani, soprattutto bambini e ragazzi, nei mesi caldi è soggetto a periodiche crisi in cui si spoglia, si graffia, scaglia sassi contro le figure sacre in chiesa. Durante una di queste crisi, mentre scappa da un gruppo di monelli, butta a terra una donna incinta, causandone l'aborto e la morte per setticemia: viene quindi arrestato e inviato al San Lazzaro per verificare il suo stato di mente. All'arrivo Vincenzo si presenta scomposto e agitato, continua a parlare e ha mille richieste. Ha delle ferite non rimarginate alle dita, non sa bene dove si trova, chiede con insistenza cibo e sigari, ma progressivamente il suo contegno si fa più tranquillo.
La sua diagnosi (“semimbecillità”) fa riferimento a una disabilità intellettiva congenita, accompagnata da periodiche fasi di agitazione.
“Tale stato di disordine mentale – concludono i medici – è tale da renderlo affatto irresponsabile degli atti commessi”: non viene quindi inviato in carcere, ma in un altro ospedale psichiatrico, perché la sua “inguaribile malattia mentale” rende “necessaria la sua custodia in manicomio”.
Rock oltre il rock, funk oltre il funk, elettronica oltre all'elettronica...più un sacco di altre belle cose che sintetizzano le varie anime vonneumanniane in quello che probabilmente è il loro album più fruibile...e quando dico fruibile é un eufemismo: sta roba dà chiaramente dipendenza.
Come da tradizione, le canzoni sono scrigni pieni di dettagli musicali intriganti che si moltiplicano ad ogni ascolto, gioielli di arrangiamento, gemme di composizione.
Un album che sembra il frutto della freschezza e vivacità d'un gruppo esordiente, ma composto ed eseguito con la perizia di musicisti navigati.
... e, visto che anche l'occhio vuole la sua parte, aggiungo pure che l'artwork é meraviglioso.
Magnifico. Michele M.
A visceral LP centered on the subject of death; deft layers of instrumentation that blurs the line between organic and electronic. Bandcamp New & Notable Jun 5, 2018
Two major players from Japan's alt-rock scene team up for a grunge-pop EP that explores noisy highs and melancholy lows. Bandcamp New & Notable Apr 5, 2022
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