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Compact Disc (CD) + Digital Album
Cd digipack con booklet a 28 pagine.
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Cassette + Digital Album
La Città del Disordine in cassetta con booklet in formato A4.
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Il booklet del vinile, 16 pagine in formato A4, con immagini del Padiglione Lombroso (sede del Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia), immagini d'epoca del manicomio e le storie dei pazienti che hanno ispirato i brani.
Download card all'interno.
Concetta G.
Di Modena, 11 anni
Ricoverata al San Lazzaro il 18 gennaio 1889
Diagnosi: idiotismo epilettico
Trasferita al ricovero di mendicità il 27 marzo 1889
Ricoverata al San Lazzaro il 29 marzo 1889
Uscita non migliorata, sotto garanzia del padre, il 17 giugno 1889
Concetta arriva al San Lazzaro quando ha solo 11 anni, perché si sono aggravate le crisi epilettiche di cui soffre sin dal primo anno di età. Non parla, ha problemi nei movimenti, riesce a manifestare solo pochi sentimenti e non riconosce chi la circonda. “Mangia con appetito, ma deve essere imboccata. Solo riesce da sé a mangiare del pane, quando il tozzo gli è stato messo nella mano. Manda grida inarticolate e suoni di ottusa gioia, accompagnati da risa”; delle grida precedono anche le sue periodiche crisi epilettiche.
Considerata una malata cronica e senza speranza di recupero, viene mandata al ricovero di mendicità, ma torna al San Lazzaro dopo solo due giorni, perché considerata ingestibile: “Trasferita al ricovero di mendicità il 27 marzo 1889, è stata rimandata a questo Stabilimento due giorni dopo (29 marzo), perché, secondo la lettera di quella direzione, non era possibile tenerla in quell’Istituto per grande sudiciume e la tendenza a morsicare tutti quelli che l’avvicinavano”. Alla fine viene riconsegnata al padre, che la riporta a casa.
Non era raro al tempo trovare in ospedali psichiatrici pazienti con problemi neurologici o bambini con disabilità che venivano ricoverati quando la famiglia non riusciva più ad accudirli.
Rock oltre il rock, funk oltre il funk, elettronica oltre all'elettronica...più un sacco di altre belle cose che sintetizzano le varie anime vonneumanniane in quello che probabilmente è il loro album più fruibile...e quando dico fruibile é un eufemismo: sta roba dà chiaramente dipendenza.
Come da tradizione, le canzoni sono scrigni pieni di dettagli musicali intriganti che si moltiplicano ad ogni ascolto, gioielli di arrangiamento, gemme di composizione.
Un album che sembra il frutto della freschezza e vivacità d'un gruppo esordiente, ma composto ed eseguito con la perizia di musicisti navigati.
... e, visto che anche l'occhio vuole la sua parte, aggiungo pure che l'artwork é meraviglioso.
Magnifico. Michele M.
A visceral LP centered on the subject of death; deft layers of instrumentation that blurs the line between organic and electronic. Bandcamp New & Notable Jun 5, 2018
Two major players from Japan's alt-rock scene team up for a grunge-pop EP that explores noisy highs and melancholy lows. Bandcamp New & Notable Apr 5, 2022
Indonesian harsh noise outfit Bergegas Mati collaborate with Hijokaidan's Junko Hiroshige for an eardrum-piercing, corrosive listen. Bandcamp New & Notable Apr 21, 2020